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Viviamo in un mondo ipercomunicativo, eppure l’essere umano si sente sempre più solo, abbandonato dietro una tastiera e incapace di decifrare i piccoli messaggi del quotidiano. Come analfabeti emotivi e linguistici la nostra voce interiore è sovrastata dal rumore dell’irrilevanza.
– David Miliozzi

E tutto iniziò a tremare è l’ultimo libro di David Miliozzi, scrittore e critico d’arte – nonché fondatore dell’Iperespressionismo – che sceglie la scrittura per riflettere sull’educazione e sulla disabilità, con un focus specifico sulle politiche giovanili in Italia. 
Con il suo ultimo romanzo Miliozzi rivela le inadeguatezze del sistema educativo italiano e l’ignoranza di una società ancora radicata sugli stereotipi del passato.
«Oggi la sfida è fare in modo che inclusione sia sinonimo di integrazione. Di fatto c’è un grosso dislivello tra il piano ideale e quello concreto. Nel sistema italiano mancano investimenti e un progetto culturale sostenibile […] Alcune scuole non hanno le strutture adeguate per fare didattica speciale per non parlare di quelle che hanno evidenti barriere architettoniche» constata l’autore, che auspica un cambiamento sociale da intraprendere attraverso «un approccio globale che rimetta al centro la persona».
L’appuntamento con David Miliozzi è in programma il 30 aprile, ore 22.00, alla Galleria Antichi Forni.

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