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MINOTAURUS – ballata per mostro solo
19 luglio | 21,15 | Orto dei Pensatori

Via Illuminati Macerata
ingresso libero senza prenotazione


Lettura drammatizzata a cura del Teatro Rebis
tratta dall’omonimo, struggente poema di Friedrich Dürrenmatt, che rovescia il mito del minotauro decifrandolo a partire dal punto di vista del mostro, del diverso, dell’inconcepibile.

con Andrea Pierdicca
regia di Andrea Fazzini

introduce l’incontro Maria Paola Scialdone,
docente di letteratura e cultura tedesca presso l’Università degli studi di Macerata

La polifonia vocale di Andrea Pierdicca è stata orchestrata da Andrea Fazzini in modo da perlustrare il dedalo interiore del Minotauro – né uomo né bestia né dio, innocente e colpevole – una danza della coscienza, còlta dall’origine prismatica al sublime spirare.


La storia di Arianna, Teseo e Minosse, del labirinto e del minotauro, il suo unico abitante, è nota a tutti, ma nella versione di Dürrenmatt essa diventa anche dramma psicologico. Luogo dell’azione, il labirinto con le sue pareti a specchio e l’infinito susseguirsi delle immagini. Protagonista, il minotauro, metà uomo e metà toro, sempre al limite della conoscenza, delle sensazioni di amore, gioia, felicità e infelicità, paura e tormento, ma che per sua natura non può provare sensazioni; sempre sulla soglia delle emozioni che proverebbe, se solo sapesse cosa vuol dire provare emozioni.Lo stile fluido, i periodi che si snodano e si rincorrono, ricreano musicalmente e anche visivamente il mondo delle immagini, a volte confuse, in cui egli vive. Un gioco di specchi tra l’essere e la sua ombra, il corpo e le sue migliaia di copie riflesse, che riproduce all’infinito l’illusorietà di qualsiasi tentativo di fuga.Un racconto che corre rapido verso il tragico epilogo, e noi lettori nel confronto finale con Teseo non possiamo fare a meno di parteggiare per il minotauro.


Andrea Pierdicca nasce ad Osimo (AN) 1975. Dopo il diploma all’Istituto Tecnico Industriale di S.Severino Marche studia Filosofia all'Università di Bologna (95/99).
Nel 2003 si diploma come Attore alla Scuola di Recitazione del Teatro Stabile di Genova, nello stesso anno viene segnalato al Premio Histryo alla vocazione. Fino al 2010 recita in diverse Produzioni per Compagnie e Teatri Italiani tra cui il Teatro Stabile di Genova, Teatro Stabile di Torino, Teatro Arena del Sole di Bologna, Teatro Litta di Milano.. ecc… ”.
Dal 2004 voce recitante per Documentari ed Eventi Culturali.
Dal 2008 da vita ad un suo percorso di Narrazione in Musica (su temi Ambientali) portando il Teatro fuori dai Teatri (co-Autore e co-Regista dei suoi spettacoli).
Dal 2010 inizia a studiare l’utilizzo della Voce in un percorso di Ricerca guidato daTomasella Calvisi “La voce di Se e del Circostante”.
Nel 2015 fonda “Radici nel Cielo”, Progetto Artistico Nazionale su Arte, Terra e Comunità, in cui realizza Web-Video, Documentari e Spettacoli teatrali, collaborando con Associazioni, Movimenti, Scuole, Festival sulla sostenibilità ambientale, Comuni e Aziende. Nel 2017 riceve la Menzione Speciale a CinemAmbiente di Torino per il Documentario “ Con i Piedi per Terra”.
Dal 2019 al 2022 vive tra i boschi ( Piemonte –Toscana -Emilia Romagna) per studiare la Via del “Se in Natura”.
Nel 2023 debutta a Milano con il Cantiere Poetico “Futuri Antenati”, un Progetto in divenire su Poesia e Musica.
Da 15 anni tiene in giro per l’ Italia Corsi e Seminari di “Narrazione” collaborando con Scuole di Teatro, Associazioni e Aziende.

Per approfondimenti e dettagli vai al sito https://andreapierdicca.com/


Andrea Fazzini è autore e regista. Nel 2003 fonda il Teatro Rebis di Macerata (https://teatrorebis.wixsite.com/teatrorebis), di cui è direttore artistico, insieme all’attrice Meri Bracalente.
Dal 2019 al 2021 è docente del corso di ‘Storia del teatro e dello spettacolo’ presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata.
Ha rappresentato i suoi spettacoli in Italia e all’estero (Romania, Francia, Svizzera, Germania, Senegal), con partecipazioni a numerosi festival, tra i quali Sant’arcangelo dei teatri, Volterra teatro, Ars Amando, Nutrimenti Terrestri, Teatri di vetro, Orestiadi di Gibellina, Mirabilia Festival, Napoli Fringe Festival, Kilowatt Festival.
Tra i riconoscimenti: ‘Premio Claudio Gora’ come miglior spettacolo con Il dolce miraggio di Ulisse, ‘Premio Rota in festival’ come miglior spettacolo e miglior regia con Lucky e Pozzo, ‘Premio Fringe2Fringe’ al Napoli Teatro Festival con Di una specie cattiva, finalista del ‘Premio In-Box’ e vincitore del Premio come miglior drammaturgia al ‘Festival Utovie’ con Scarabocchi, Premio Internazionale Inclusione3.0, a cura di Unimc, con Il papà di Dio.
Sin dal principio, con il Teatro Rebis si dedica anche ad attività di approfondimento culturale e artistico,
attraverso l’organizzazione di festival pluriennali (Limen Festival; Ci si incontra così, per miracolo; Che razza di sogni; Defigura; Youbiquity; Al riparo di un tetto di fortuna, Puro Teatro) e la conduzione di numerosi progetti rivolti principalmente alle scuole e a situazioni di marginalità sociale.
Con il sostegno del ‘Centro per lo Sviluppo Creativo Danilo Dolci’ di Palermo, il Teatro Rebis sta sviluppando dal 2010 un percorso laboratoriale, intitolato Ciascuno cresce solo se sognato, che unisce il metodo educativo non formale della maieutica reciproca alla pratica teatrale.
Dal 2006 al 2015 ha gestito il Teatro di Villa Potenza (Macerata), organizzando rassegne di teatro
indipendente (Giochi d’alma, dal 2011 Palpitare di nessi), incontri e  laboratori condotti da alcuni tra i
maggiori artisti della scena teatrale nazionale ed  internazionale.
Dal 2004 è presidente di FOR.MA.T.I. (Forum Marche Teatri Indipendenti) e attualmente fondatore e
portavoce di C.A.M. (Coordinamento degli Artisti della scena Marchigiana), ed è stato co-direttore del
festival  Non ho tempo e serve tempo, organizzato dal Comune di Macerata e dedicato, dal 2006 al 2008,
rispettivamente ad Antonio Neiwiller, Demetrio Stratos e Danilo Dolci.
Dal 2007 fa parte del LGSAS (Libero Gruppo di Studio di Arti Sceniche), diretto da Claudio Morganti.


Maria Paola Scialdone: docente di Letteratura e cultura tedesca presso l’Università degli Studi di Macerata. I suoi interessi di ricerca si concentrano sulla antropologia letteraria e anche sulle rappresentazioni dell’Alterità e dell’Altro. Ha collaborato con diversi Istituti di cultura tedesca in Italia come traduttrice, curatrice di eventi culturali e redattrice di testi scientifici e collabora con la casa editrice Mimesis e, con De Gruyter Verlag. Inoltre è Delegato regionale alla Cultura FAI Marche.

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