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INDOVINA CHI VIENE A SCUOLA

MARCO BALZANO

QUANDO TORNERÒ

« L’autore incontra gli studenti del Liceo Classico Linguistico G. Leopardi di Recanati. »

introducono Cristina Giacomucci e Lidia Massari

in collaborazione con il Liceo Classico Linguistico G. Leopardi di Recanati

QUANDO

3 maggio | 11,00

DOVE

LICEO CLASSICO LINGUISTICO
G. LEOPARDI RECANATI

COME

Ingresso riservato agli studenti
del Liceo Classico Linguistico
G. Leopardi di Recanati

Marco Balzano: autore e insegnante di lettere e di scrittura in un liceo di Milano, dal 2007 ha pubblicato 6 romanzi e diversi saggi e raccolte di racconti e poesie. Vincitore del Premio Campiello nel 2015 con L’ultimo arrivato (Sellerio) e secondo classificato al Premio Strega 2018 con Io resto qui (Einaudi), venduto in 28 paesi e vincitore di molti premi, tra cui il Premio Mario Rigoni Stern, il Premio Bagutta e il Prix Méditerrané in Francia. Il suo ultimo romanzo del 2023 è Cafè Royal (Einaudi) un libro incredibilmente contemporaneo, pieno di snodi, inciampi e possibilità. Storie che corrono a perdifiato, dove le traiettorie della vita s’intrecciano con i capricci del destino.
Ha esordito con la raccolta di poesie Particolari in controsenso vincendo il Premio Centro Nazionale di Studi Leopardiani, è stato conduttore della trasmissione televisiva Prof – La scuola siamo noi e ha realizzato per Audible il podcast in 10 puntate La storia delle storie. Come testimonial della nuova edizione del dizionario Zingarelli, edito da Zanichelli, ha scritto la definizione d’autore di 50 lemmi il cui significato è cambiato negli anni. Inoltre, collabora con le pagine culturali del Corriere della Sera

Questa è la storia di chi parte e di chi resta. Di una madre che va a prendersi cura degli altri, dei suoi figli che rimangono a casa ad aspettarla covando ambizioni, rabbie, attese. E un’incontenibile voglia di andarsene lontano. Dopo il grande successo di Resto qui , Marco Balzano torna con un racconto profondo e tesissimo di destini che ci riguardano da vicino, ma che spesso preferiamo non vedere. Un romanzo che va dritto al cuore, mostrando senza mai giudicare la forza dei legami e le conseguenze delle nostre scelte.
Daniela ha un marito sfaccendato, due figli adolescenti e un lavoro sempre piú precario. Una notte fugge di casa come una ladra, alla ricerca di qualcosa che possa raddrizzare l’esistenza delle persone che ama – e magari anche la sua. L’unica maniera è lasciare la Romania per raggiungere l’Italia, un posto pieno di promesse dove i sogni sembrano piú vicini. Si trasferisce cosí a Milano a fare di volta in volta la badante, la baby-sitter, l’infermiera. Dovrebbe restare via poco tempo, solo per racimolare un po’ di soldi, invece pian piano la sua vita si sdoppia e i ritorni si fanno sempre piú rari. Quando le accade di rimettere piede nella sua vecchia casa di campagna, si rende conto che i figli sono ostili, il marito ancora piú distante. E le occhiate ricevute ogni volta che riparte diventano ben presto cicatrici. Un giorno la raggiunge a Milano una telefonata, quella che nessuno vorrebbe mai ricevere: suo figlio Manuel ha avuto un incidente. Tornata in Romania, Daniela siederà accanto al ragazzo addormentato trascorrendo ostinatamente i suoi giorni a raccontargli di quando erano lontani, nella speranza che lui si svegli. Con una domanda sempre in testa: una madre che è stata tanto tempo lontana può ancora dirsi madre? A narrare questa storia sono Manuel, Daniela e Angelica, la figlia piú grande. Tre voci per un’unica vicenda: quella di una famiglia esplosa, in cui ciascuno si rende conto che ricomporre il mosaico degli affetti, una volta che le tessere si sono sparpagliate, è la cosa piú difficile. Dopo L’ultimo arrivato e Resto qui, Marco Balzano torna a raccontare con sguardo lucido e insieme partecipe quelle vite segnate che, se non ci fosse qualcuno a raccoglierle, resterebbero impigliate nel silenzio.