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EDOARDA MONTANARI
LAURA PISANI

CICATRICI
IL MANUTENTORE DI ANIME

« due autrici per due romanzi che seguono il filo della memoria. Due vicende familiari, molto diverse, che si srotolano dal presente al passato»

introduce Alessandra Pierini

QUANDO

2 maggio | 19,00

DOVE

GALLERIA ANTICHI FORNI

COME

Ingresso libero senza prenotazione fino ad esaurimento posti

Edoarda Montanari: vive a Macerata, nel 2022 pubblica il suo primo romanzo Il dolore non uccide, è la prima parte di una saga familiare ambientata a Villapotenza che attraversa il ‘900 e prosegue con il suo secondo romanzo, Cicatrici, arrivando oltre la seconda guerra mondiale.

Laura Pisani: vive a Macerata, dal 2021 si dedica al racconto vincendo nello stesso anno e nel 2023 il concorso Incipit d’autore, rispettivamente con i racconti Acciaio e poi con Testa Colata. pubblicati poi in diverse collane antologiche. Nel 2024 approda al romanzo con Il manutentore di anime in cui narra le vicende di un giovane che a causa di una strana sindrome di eccesso di empatia ha la vita stravolta.

“Cicatrici” è la storia della famiglia di Dina Alberti e Pompeo Guidi, in un piccolo villaggio della provincia maceratese, Villa Potenza, negli anni che precedono e attraversano la Seconda guerra mondiale. Pompeo crede nel fascismo, si arruola volontario e combatte con le Camicie Nere in Spagna durante la guerra civile e, più tardi, sul fronte greco-albanese. Partecipa alla campagna di Russia e poi sceglie di difendere la Repubblica di Salò pronto a pagarne le conseguenze. Pompeo parte per la guerra convinto delle sue idee e allo stesso tempo alla ricerca di evasione, di una sua dimensione, di una sua realizzazione personale. A casa, a Villa Potenza, sua moglie Dina lotta contro le difficoltà di sopravvivere con il proprio duro lavoro, di crescere i suoi figli senza suo marito, di fronteggiare il nemico tedesco, l’ostilità crescente dei suoi compaesani e poi il liberatore polacco con forza, orgoglio, dignità. Mentre quel marito così amato e così ottuso nel seguire le volontà del Duce sceglie di non ricordare le brutture
che la guerra lo costringe a compiere, Dina vive una drammatica quotidianità in cui la vita di un figlio è giustamente e di gran lunga più importante di tutte le manie di grandezza di un folle tiranno e di tutte le battaglie di un’incomprensibile conflitto mondiale. Gli amori, le tragedie, le gioie di Dina e Pompeo, della loro famiglia, sono il nostro passato. Sono storie che sono arrivate fino a noi attraverso racconti sussurrati dai nostri nonni come fiabe prima di addormentarsi, testimoniate da fotografie sbiadite custodite nei cassetti di ognuno di noi.

“Il Manutentore di Anime”. Pierre ha trentotto anni, è un agente immobiliare e a Milano vive un’esistenza tranquilla tra relazioni di lavoro e amici selezionati. Almeno fino al giorno in cui riceve una telefonata dalla Francia. Un medico di una clinica psichiatrica gli comunica che Amélie, la donna che Pierre credeva morta da venticinque anni, è deceduta solo qualche giorno prima. Amélie non è una donna qualunque: è sua madre. La notizia della vera morte della madre sconvolge la vita di Pierre. Sente di non avere più un passato e di essere vissuto per anni nell’inganno, che ha travolto e inquinato la sua esistenza. Nei giorni successivi una strana sensazione lo pervade. Inizia a percepire con grande forza le emozioni degli altri. È come se vivesse nei corpi delle persone che incontra. Una sorta di eccesso di empatia rischia di farlo impazzire. Ma questa nuova capacità e il ritrovamento del diario di sua madre aiuteranno Pierre a compiere un percorso di crescita nell’autenticità. Solo così riuscirà a prendere per mano quel bambino smarrito, senza madre, e a farlo diventare un uomo capace di amarsi e di amare.