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GIULIA CORSALINI

LA CONDIZIONE DELLA MEMORIA

« un romanzo coraggioso, fatto di perdite e riappropriazioni, piccoli risarcimenti e la promessa che tutto ciò che è esistito può esserci un giorno restituito »

introduce Francesco Rapaccioni

QUANDO

5 maggio | 16,30

DOVE

GALLERIA ANTICHI FORNI

COME

Ingresso libero senza prenotazione fino ad esaurimento posti

Giulia Corsalini: è docente e autrice di saggi di critica letteraria. La lettrice di Cechov (nottetempo 2018), il suo primo romanzo, ha ricevuto i seguenti riconoscimenti: Premio SuperMondello 2019, Premio letterario
internazionale Mondello (2019), Finalista Premio Fondazione Megamark, Finalista Premio Letterario Massarosa, Selezione Premio Biblioteche di Roma 2019, Premio Gli Asini, Vincitrice della XXXV edizione del Premio Nazionale di Narrativa Bergamo (2019), Finalista Premio Viadana (2019). Nel 2020 esce sempre per Nottetempo Kolja. Una storia familiare.
Nel 2024 pubblica con Guanda, La condizione della memoria.

«Su alcuni ricordi la vita scorre dolcemente, il suo fluire non ha potere abrasivo ma modellante, certi ricordi sono figure di bellezza.»
Un borgo del centro Italia dove le tracce di un tempo sono racchiuse nei bei palazzi derelitti, nei giardini in penombra e nelle strade assolate ormai disertate. Qui la madre di Anna ha vissuto quando era bambina. Qui torna un’estate, per trascorrere con la figlia una vacanza nella casa che era stata della loro famiglia. Mentre sale la grande scala di pietra logora, la stessa che saliva da piccola, un’intera esistenza, che in quel momento le pare smisurata e breve come un soffio, riaffiora con i suoi drammi sepolti. Ad accogliere le due donne c’è Luca, proprietario dell’antico palazzo di fronte, un uomo singolare ma capace, con la sua esistenza disordinata, di far balenare una diversa possibilità di futuro, un principio da cui ripartire. Giulia Corsalini si muove lungo i confini della grande letteratura: il tempo sospeso del borgo diventa uno spazio mitico in cui il passato si mescola con l’immaginazione e con un presente che conduce a un esito imprevisto. In questa esplorazione profonda della memoria e dei legami umani che sopravvivono al tempo sentiamo l’eco delle pagine memorabili di Sebald, la scrittura evoca i bagliori luminosi di certe poesie di Brodskij.