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Si chiude con 11 colpi di mitra, in un casolare della campagna romana, una delle pagine più tragiche che hanno segnato la storia italiana nei cosiddetti anni di piombo.

Una storia iniziata il 10 giugno 1981 a San Benedetto del Tronto con il sequestro di Roberto Peci, fratello del primo pentito delle Brigate Rosse Patrizio Peci.

All’epoca, il processo per l’omicidio si svolse dinanzi la Corte di assise di Macerata presso il carcere di Montacuto ed è principalmente di questo che si parlerà nell’incontro promosso dall’associazione Contesto, nell’ambito di Macerata Racconta 2022, il 21 ottobre alle ore 18,30 presso la sala Cesanelli dello Sferisterio di Macerata.

All’incontro saranno presenti:
Mario Di Vito, giornalista e autore del libro “Colpirne uno. Ritratto di famiglia con Brigate Rosse”, nipote del Procuratore Mario Mandrelli che condusse le indagini;
Bruno Mandrelli, avvocato e figlio del Procuratore;
Mario Paciaroni, ex magistrato, che fu giudice in quel processo.

La letteratura o la saggistica riguardante le Brigate Rosse è pressoché infinita e la stessa storia di Roberto Peci è stata più volte oggetto di libri e docufilm, ma il libro di Mario Di Vito ha la particolarità di ricostruire questa vicenda da una prospettiva insolita e interessante offrendocene una versione intima e originale che emerge dai diari del nonno Mario Mandrelli, che all’epoca era il procuratore che condusse le indagini, e dai ricordi familiari.

L’incontro è patrocinato dall’Ordine degli Avvocati di Macerata che lo ha accreditato come formazione professionale.

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