“Tutte le mafie del mondo vivono, proliferano e crescono sulla base del proprio onore che cresce sulla paura. Quell’onore si incancrenisce e diventa credibilità fino a sommergersi e travestirsi di cultura. Ridere di mafia significa ribellarsi ad un racket culturale.”
Giulio Cavalli è scrittore e drammaturgo, attore e regista teatrale. Dal 2009 è sotto scorta per le minacce mafiose ricevute dopo la recita del monologo Do ut Des, su riti e conviti mafiosi. Cavalli continua a denunciare artisticamente le infiltrazioni mafiose con RadioMafiopoli e altri spettacoli.
Vincitore del Premio Giovani Giuseppe Fava nel 2010, pubblica nello stesso anno Nomi, cognomi e infami. Scrive e interpreta L’innocenza di Giulio (2011), spettacolo sul processo a Giulio Andreotti seguito dal libro L’innocenza di Giulio: Andreotti e la mafia (2012). Più recenti Mio Padre in una scatola da Scarpe e Santamamma. A Macerata Racconta, Giulio Cavalli presenta Carnaio, edito da Fandango: “un incubo di carne e soldi la profezia di un mondo prossimo, in cui l’ultimo passo verso l’abisso è già alle nostre spalle”.
La presentazione del libro con l’autore è sabato 4 maggio, ore 18.30, al Teatro della Filarmonica. Introduce l’incontro la scrittrice e giornalista Chiara Valerio. L’evento è realizzato in collaborazione con Refugees Welcome Macerata e rilascia crediti formativi per insegnanti ed educatori.