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Il primo protagonista seriale uscito dalla penna di Giancarlo De Cataldo

Lo scrittore Giancarlo de Cataldo è il testimonial dell’edizione 2020 del Macerata Opera Festival e per l’occasione, l’autore di celebri romanzi di successo come “Romanzo Criminale” e “Suburra”, dialoghi con Alberto Mattioli e Valerio Calzolaio associati – tema del MOF 2020 -, l’Opera Lirica e il suo ultimo romanzo “Io sono il castigo”, edito da Einaudi.

L’incontro, frutto della collaborazione tra Macerata Opera Festival e Macerata Racconta, si svolgerà sabato 18 luglio alle ore 18 presso Piazza Vittorio Veneto a Macerata .

L’ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria 


GIANCARLO DE CATALDO  (Taranto, 1956), è magistrato, drammaturgo, sceneggiatore. Ha scritto molti romanzi (il più noto è di certo  Romanzo criminale,  edito nel 2002 per Einaudi  e  vincitore l’anno successivo del Premio Scerbanenco: da questo libro Michele Placido ha tratto un celebre film, seguito poi da una serie tv), sceneggiature per cinema e televisione e testi teatrali. Successo replicato con Suburra (2013 Einaudi) scritto insieme a Carlo Bonini che è divenuto un film di Stefano Sollima e prima serie televisiva italiana originale distribuita da Netflix composta da tre stagioni di cui l’ultima non ancora uscita.
Collabora a riviste e riviste come, tra le altre, «la Repubblica», «Il Messaggero», «L’Unità» e «Corriere della Sera Magazine». Nel giugno del 2007 esce nelle librerie  Nelle mani giuste , ideale seguito da  Romanzo criminale , ambientato negli anni ’90, dal periodo delle stragi del ’93, a Mani Pulite e alla fine della cosiddetta Prima Repubblica; i due libri hanno alcuni personaggi in comune. Nel 2009 esce per Einaudi  La forma della paura , scritta a quattro mani con Rafele Mimmo. Dell’anno successivo è  Il padre e lo straniero,  sempre per Einaudi. Nel 2012 esce  Io sono il Libanese, e nel 2013 De Cataldo firma con Gianrico Carofiglio e Massimo Carlotto in un volume di racconti intitolato  Cocaina , pubblicato da Einaudi Stile Libero. Tra gli altri suoi libri ricordiamo:  I semi del male  (Rizzoli 2014),  Nell’ombra e nella luce  (Einaudi 2014),  Alba nera  (Rizzoli 2019),  Quasi per caso  (Mondadori 2019) e Io sono il Castigo (Einaudi 2020) nel quale l’autore da vita al suo primo personaggio seriale, il magistrato Manrico Spinori. 


IO SONO IL CASTIGO

Magistrato a Roma, melomane incallito, Manrico Spinori della Rocca risolto in casi ascoltando l’opera lirica. Perché non esiste esperienza umana che il melodramma non abbia già raccontato. Delitto incluso.

Un tipo eccentrico, che è definito da chi conosce, il Pm Manrico Spinori della Rocca, Rick per gli amici, gentiluomo di antiche origini nobiliari, affascinante, un po ‘donnaiolo e con una madre ludopatica. Ma anche i più scettici devono fare i conti con la statistica: nel suo mestiere è bravissimo. In più non perde mai la calma, cosa che torna utile quando si trova a indagare sulla morte di Ciuffo d’oro, famoso cantante pop degli anni Sessanta poi diventato potente guru dell’industria discografica. Subito era anche un incidente stradale, ma non è così: qualcuno lo ha ucciso. Del resto, alla vittima, i nemici non mancavano, per il movimento c’è solo da scegliere. Rick, coadiuvato dalla sua squadra investigativa tutta al femminile, si mette dunque al lavoro.E fra serate musicali, vagabondaggi in una Roma barocca e popolana,

«Il secondo atto si spense nel silenzio. Finalmente partí l’applauso. L’uomo dai capelli grigi si alza e si dirige verso il foyer per un calice di vino. In quel momento gli vibrò il cellulare. Lesse il messaggio, sospirò, e scuotendo la testa uscì dall’edificio, avviandosi al vicino parcheggio di taxi. Il suo nome era Manrico Spinori, sostituto procuratore della Repubblica di Roma. Quel mercoledí era di turno ed era stato convocato in ben altro teatro »

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