Chiara Passilongo presenta il 19 marzo alle ore 18,30 alla Civica Enoteca Maceratese, “La parabola delle stelle cadenti” (Mondadori).
L’incontro sarà condotto da Mauro Gentili che cura la rassegna “il libro del mese”.
L’autrice
Classe 1981, veneta, Chiara Passilongo al suo esordio letterario ha scritto un libro sorprendentemente maturo, in cui 30 anni di vita italiana scorrono come sfogliando un album di fotografie. Seguendo la storia di una famiglia di piccoli industriali del Nord Est, assistiamo all’ascesa e al declino dell’imprenditore dolciario Achille Vicentini e alle svolte inattese che prenderà la vita dei suoi figli gemelli, per i quali il padre prevedeva un destino ben diverso. Personaggi veri, ben delineati: i protagonisti e i loro tratti peculiari rimangono impressi nella memoria, catturati in atteggiamenti e abitudini generazionali in cui tutti gli italiani sono in grado di riconoscersi. Un libro a cui si partecipa, spesso prevedendone svolte e percorsi – ma non tutti – e in cui tutti i fili tessuti dall’autrice vengono lavorati e annodati perché nulla rimanga incompiuto.
Il Romanzo:
10 agosto 1981: Nora dà alla luce due gemelli, Francesco e Gloria. Achille Vicentini, il neo padre, sta tornando a casa dopo la notte in ospedale, a bordo della sua Giulietta, euforico. Attraversa il panorama di “case e aziende, case e aziende” che ben conosce: così è tutta la campagna veneta dove vive, popolosa e operosa. Lui stesso vi contribuisce da quando con suo padre ha trasformato il forno di famiglia, nel centro di Borgo San Bartolomeo, in una piccola azienda dolciaria. Alla ditta e ai figli Achille intende dedicare ogni suo giorno. È uno tutto d’un pezzo, un uomo di destra pervaso però da un senso di responsabilità di marca socialista nei confronti di chi lavora per lui: i dipendenti sono parte della famiglia. È con loro che Achille escogita il modo più bello di festeggiare la notte in cui i suoi figli sono nati: una nuova merendina a forma di stella cadente, la Tortina San Lorenzo, destinata ad avere grande successo. Achille già immagina Francesco e Gloria che crescono mangiando quei dolci genuini, che diventano bimbi paffuti, adolescenti sereni, studenti d’eccellenza pronti a prendere in mano le sorti della ditta. Dagli anni Ottanta a oggi le vite di Achille e Nora, di Gloria e Francesco e di tutta la comunità che li circonda vengono narrate come in un album di fotografie, pieno di luci, di sorrisi e di ombre. Nulla, o quasi, sarà come Achille lo aveva previsto.