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ALESSANDRA COLARIZI
ELEONORA TAFURO AMBROSETTI

CINA E RUSSIA
NEL NUOVO “ORDINE GLOBALE”

le relazioni tra Russia e Cina cosa possono significare in termini economici, politici e energetici per l’Occidente?

introduce Mauro Gentili

QUANDO

7 maggio | 16,30

DOVE

GALLERIA ANTICHI FORNI

COME

Ingresso libero senza prenotazione fino ad esaurimento posti

Alessandra Colarizi: laureata in lingua e cultura cinese, ha iniziato la carriera giornalistica presso le redazioni dell’Agi e dell’agenzia di stampa cinese Xinhua. Autrice dell’autorevole portale d’informazione specialistica di politica e economica “China Files”. Cura progetti di comunicazione per le aziende italiane interessate al mercato cinese. e collabora con diverse testate tra le quali “il Fatto Quotidiano”,“il Manifesto” e “Left”. Nel 2022 ha pubblicato il saggio “Africa rossa: il modello cinese e il continente del futuro”. Quando non scrive di Cina, si occupa di Myanmar, Corea del Nord e vicini asiatici.

Eleonora Tafuro Ambrosetti: è un’analista politica dell’Ispi-Istituto per gli studi di politica internazionale, esperta di questioni che riguardano l’area “Russia, Caucaso e Asia centrale”, in particolare la politica estera della Russia, le relazioni UE-Russia e Russia-Turchia e le politiche di vicinato dell’UE (con i vicini orientali). In precedenza, è stata Marie Curie Fellow con sede presso la Middle East Technical University (METU) ad Ankara, in Turchia, dove ha anche conseguito il dottorato di ricerca in Relazioni internazionali. Ha anche lavorato come ricercatrice junior presso l’ufficio di Bruxelles della Foundation for International Relations and Foreign Dialogue (FRIDE) e come assistente di ricerca presso il Barcelona Centre for International Affairs (CIDOB). Ha conseguito una laurea in Relazioni Internazionali presso l’Università del Salento, un Master in Studi Europei presso l’Università di Roma Tre e un MRes in Relazioni Internazionali presso l’Istituto di Studi Internazionali di Barcellona (IBEI).

Cina e Africa oltre i grandi numeri. Partendo dal racconto dei primi contatti avvenuti nella storia, Africa rossa cerca di restituire un’immagine a tutto tondo dei rapporti sino-africani, superando la dimensione puramente economica. Mentre la narrazione dei mass media propone in modo ossessivo quasi ogni giorno le statistiche del debito africano e degli investimenti cinesi, poco o nulla viene raccontato degli scambi politici e culturali tra i rispettivi popoli. Con l’invasione russa dell’Ucraina e il timore di una ‘nuova guerra fredda’, l’Africa e il Sud globale hanno acquisito un’importanza anche maggiore nell’agenda estera cinese. La Cina – che tutt’oggi si definisce ‘il più grande paese in via di sviluppo’ – sa di esercitare un notevole ascendente su quella parte di mondo che non si sente rappresentata da una ‘comunità internazionale’ a trazione occidentale. Può il ‘modello cinese’ dimostrarsi un mezzo di emancipazione sociale in quello che viene da molti considerato il continente del futuro? Attingendo ad aneddoti, fonti di prima mano e antiche storie dimenticate, il volume propone nuovi spunti di riflessione per comprendere civiltà, nei fatti, da noi ancora poco conosciute.

(Ebook in inglese) Un anno dopo l’invasione su vasta scala dell’Ucraina, la guerra ha esacerbato la spaccatura tra la Russia e l'”Occidente collettivo”. Mentre i governi occidentali sono stati risoluti nel punire la Russia per l’invasione, altri paesi in tutto il mondo sono stati più ambigui, a volte anche scegliendo di schierarsi politicamente o economicamente con Mosca. Queste dinamiche hanno riproposto l’idea di uno spostamento verso il multipolarismo lungo una traiettoria antioccidentale. Stiamo davvero andando in quella direzione? Siamo di fronte a una crescente frammentazione dovuta alla guerra o a un riconsolidamento di alleanze di lunga data? Quali principi sono alla base della formazione di questi blocchi? Quali sono le conseguenze di queste dinamiche per la sicurezza globale e l’economia globale? Questo Rapporto vuole fare luce su queste domande, delineando anche le possibili implicazioni future della guerra per la Federazione Russa, l'”Occidente” e l’ordine internazionale.