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GEN. LUIGI CHIAPPERINI
GASTONE BRECCIA
RUSSIA-UCRAINA
IL RITORNO DELLA “GRANDE GUERRA” IN EUROPA
due massimi esperti di conflitti ci aiutano a diradare le nebbie sulla guerra che minacciosamente è tornata ad affacciarsi in Europa . A che punto siamo e cosa può
ancora accadere?
introduce Mauro Gentili
valido come formazione per insegnanti ed educatori
QUANDO
2 maggio | 21,15
DOVE
TEATRO DELLA FILARMONICA
COME
Ingresso libero senza prenotazione fino ad esaurimento posti
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Luigi Chiapperini: generale di corpo d’armata dei lagunari in quiescenza, già pianificatore nel comando Kosovo Force della NATO, comandante dei contingenti nazionali NATO in Kosovo nel 2001 e ONU in Libano nel 2006 e del contingente multinazionale NATO in Afghanistan nel 2012-2013, vice capo del Reparto Pianificazione Generale e Direzione Strategica / Politica delle Alleanze presso lo stato maggiore Difesa, capo ufficio generale del capo di stato maggiore dell’Esercito Italiano. Attualmente è membro del Centro Studi dell’Esercito e collaboratore del Campus universitario CIELS di Padova.
Gastone Breccia: docente di Civiltà Bizantina – prima presso l’Università degli Studi della Basilicata, dall’anno accademico 2001/02 presso l’Università degli Studi di Pavia. Come professore aggregato del Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali di Cremona tiene i corsi di Civiltà bizantina, Letteratura bizantina e dal 2016 di Storia militare antica. Negli ultimi anni si è dedicato alla ricerca in campo storico-militare anche al di fuori dell’ambito della bizantinistica. Esperto di teoria militare, di guerriglia e controguerriglia, ha condotto ricerche sul campo in Afghanistan (2011) e Kurdistan (Iraq e Siria, 2015). È membro del direttivo della Società Italiana di Storia Militare (SISM) e collaboratore fisso della rivista Focus Wars. Ha curato il volume miscellaneo L’arte della guerra. Da Sun Tzu a Clausewitz e pubblicato molti saggi di argomento storico-militare, tra cui L’arte della guerriglia; 1915: l’Italia va in trincea; Lo scudo di Cristo. Le guerre dell’impero romano d’Oriente, IV-IX secolo; Scipione Africano. L’invincibile che rese grande Roma; Corea. La guerra dimenticata. Dalla sua esperienza sul campo sono nati Guerra all’Isis. Diario dal fronte curdo (2016) e Missione fallita. La sconfitta dell’Occidente in Afghanistan (2020). Con la Newton Compton ha pubblicato La grande storia della guerra; Epidemie e guerre che hanno cambiato il corso della storia e Le guerre della Russia, scritti insieme ad Andrea Frediani; Le grandi vittorie dell’esercito italiano, scritto con Gianluca Bonci, e L’ultima città dell’impero.
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Il 24 febbraio 2022, davanti alle immagini dei bombardamenti e delle colonne di carri armati russi che penetravano in territorio ucraino, sono stati in molti a dover ammettere di non averli predetti. E quali sarebbero le reali ragioni dell’attacco russo? Putin lo ha spiegato: smilitarizzare l’Ucraina e riprendersi territori indebitamente appartenenti a un Paese che in passato era parte integrante e importante della Russia e dell’URSS, e che negli ultimi anni si è proditoriamente avvicinato a Unione Europea, USA e NATO, cosa inaccettabile per la Russia. Ma si tratta di meri alibi o di comprovate motivazioni? L’attacco all’Ucraina è stato deciso dai generali o dal vertice politico? Come hanno agito le forze armate russe? Quali saranno le conseguenze di un’azione violenta la cui portata non si vedeva in Europa dall’ultima guerra mondiale? La situazione è molto fluida, muta di continuo, anche per questo diventa difficile motivare l’offensiva russa in corso da una comoda poltrona e basandosi solo sulle scarse e confuse notizie che rimbalzano sui mass e new media. Dopo più di tre mesi di scontri armati, si può azzardare una possibile lettura quanto meno iniziale del conflitto.
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Il termine che la definisce ha poco più due secoli, ma la guerriglia accompagna tutta la storia dell’uomo e anzi, considerata nei suoi caratteri fondamentali, precede nel tempo la stessa guerra «regolare». Anche oggi non v’è area del globo che ne sia immune: dall’Afghanistan alle retrovie del fronte in Ucraina, dalle foreste africane alla Cecenia, dalla striscia di Gaza alla giungla birmana. Guerriglia è la lotta ingaggiata dal più debole con tattiche elusive: attaccare i punti deboli del nemico e fuggire, non accettare scontri diretti, sabotare comunicazioni, costringere il nemico a presidiare zone sempre più vaste, spendendo uomini e mezzi. Questo libro racconta dunque la guerriglia così come è stata teorizzata e praticata sia seguendo le elaborazioni degli scrittori antichi e moderni sia raccontando vicende concrete come la resistenza degli indiani d’America, il Vietnam, l’Afghanistan. E domani che guerriglia sarà?