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WU MING CONTINGENT

SCHEGGE DI SHRAPNEL

o2 maggio | ore 22,45 | Cinema Excelsior

un lavoro prezioso che diventa un viaggio che vale la pena fare

in collaborazione con CSA SISMA di Macerata


SCHEGGE DI SHRAPNEL
Una progressione di emozioni forti, dirette, ispirate dalle testimonianze di chi venne mandato a morire sui campi di battaglia di quella che è una delle più atroci e vergognose guerre: la prima guerra mondiale. “Schegge di Shrapnel” è proprio questo, la raccolta seguita alla semina di studio e scrittura su uno degli argomenti forse più sottovalutati e confusi della storia italiana: la Grande Guerra. La forza del collettivo di scrittori Wu Ming, e quindi della sua costola musicale, il Wu Ming Contingent, con alla voce Wu Ming 2 è proprio il saper andare nella profondità delle storie e restituirle con facilità.  “Schegge di Shrapnel” è un lavoro prezioso che diventa un viaggio che vale la pena fare, un viaggio faticoso come poteva essere tornare a piedi, senza stivali sulle Alpi innevate dopo una sanguinosa battaglia. 

“Tintura di shrapnel” è il nome che Daniele Bernardi – soldato trentino dell’esercito asburgico – diede a un intruglio di sua invenzione, misto di acquavite e foglie di ranuncolo. La pozione, spalmata sulla pelle con un batuffolo d’ovatta, provocava piaghe e vesciche simili a un’ustione da scheggia di granata. Grazie a questo rimedio, Bernardi riuscì a scampare la partenza per il fronte, nella primavera 1915, e venne ricoverato all’ospedale militare di Linz. Qui perfezionò il suo farmaco contro la guerra e si mise a distribuirlo ai commilitoni. Scrisse anche otto quaderni fitti di appunti e “insegnò il ranuncolo” ai coscritti di ogni angolo dell’Impero. Quando poteva uscire dall’ospedale, oltre a raccogliere piante e radici, girava per i caffè della città, raccontando della scheggia di shrapnel che gli aveva massacrato un piede in quel dei Carpazi, lontanissimo dalla sua Trento. “Questa storiella – scrive nel suo diario – mi fruttava sempre qualche cosa; chi mi dava qualche corona, chi mi dava sigarette, altri mi pagavano la birra, altri perfino la cena…”


WU MING CONTINGENT
Fin dalla sua nascita, tra gli intenti della Wu Ming Foundation c’è stato il “raccontare storie con ogni mezzo necessario”.
Il media musicale è parso a tutti i componenti un’estensione naturale del progetto complessivo. Da qui a concepire, il Wu Ming Contingent come vera e propria “sezione musicale” del collettivo, il passo è stato breve.
Fanno parte di Wu Ming Contingent Wu Ming 2 : declamazioni, Egle Sommacal : chitarre, Yu Guerra : basso e synth, Cesare Ferioli: batteria e sampler.