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sl-rebis

tratto dall’omonimo romanzo a fumetti di maicol&mirco

con Meri Bracalente, Andrea Filipponi, Sergio Licatalosi, Fermando Micucci

regia Andrea Fazzini

Maicol&Mirco sono tra i più importanti autori di fumetto indipendente italiano, con cui il Teatro Rebis ha iniziato una collaborazione allestendo nel 2015 lo spettacolo ‘Scarabocchi’, la metamorfosi scenica delle loro vignette, caratterizzate dalla feroce comicità dei testi e dall’immediatezza folgorante del segno grafico.
Lo spettacolo non si limita a riportarne in scena gli sketch, ma entra nei silenzi che dividono i personaggi, nell’intimità scabrosa che evocano, nell’azzeramento del discorso che disperatamente denunciano.
Le tematiche di maicol&mirco – la solitudine, la morte, la religione, l’esistenza – sono state elaborate dal Teatro Rebis con uno stile secco, minimale, alternando scene comiche a momenti lirici, simbolici, in linea con la propria poetica, da sempre attenta alla ricerca del mistero delle immagini e al sacro nel quotidiano.
La collaborazione sta continuando con la creazione di un nuovo spettacolo, questa volta tratto da un vero e proprio romanzo a fumetti, sempre del filone degli Scarabocchi, dal titolo ‘Il papà di Dio’, pubblicato dalla Bao Publishing (http://www.baopublishing.it/), la più importante casa editrice italiana che si occupa di fumetto indipendente, che ha di recente pubblicato un altro libro di maicol&mirco, ‘Palla rossa e palla blu’, vincitore del prestigioso premio Boscarato come “Miglior libro per bimbi/ragazzi” 2016 al Treviso Comic Book Festival.
Dalle note di presentazione: ‘Il Papà di Dio ha un diavolo per capello: suo figlio è irrecuperabile. Non ne combina mai una giusta. Non a caso suo figlio ha voluto creare il suo Universo senza prima studiare! E qual è il risultato? Questo Universo qua! Il nostro. Un Universo dove si soffre, ci si ammala e si muore. Un Universo dove si lavora e si suda. Un Universo tutto sbagliato. Non come quello del Papà di Dio. Un Universo meraviglioso. Dove non esiste morto, dolore né fame. Dove non si deve lavorare né faticare. Dove i soldi non esistono così come i poveri. Ma Dio non ha voluto ascoltarlo. Ed ecco qua con che razza di Universo ci ritroviamo! Riuscirà Dio a farsi accettare da suo Papà? E suo Papà riuscirà a comprendere e capire il nostro povero Dio?’.
Il Teatro Rebis intende mantenere lo stile immediato di maicol&mirco, ma rispetto all’asciuttezza dello spettacolo Scarabocchi, per ‘Il papà di Dio’ sta pensando ad una forma scenica più elaborata, visionaria, per approfondire il livello spirituale che si nasconde dietro la maschera ghignante dei loro scarabocchi.
A tale scopo è prevista anche la collaborazione con l’artista visivo e scenografo Frediano Brandetti, capace di creare strutture sognanti e fragili.
Le musiche saranno affidate alla cantante e compositrice Lili Refrain (http://lilirefrain.blogspot.it/), anche gli attori saranno gli stessi, cioè Meri Bracalente, Sergio Licatalosi e Fernando Micucci, con l’aggiunta di Andrea Filipponi.
Verrà mantenuta anche la collaborazione con l’artista naif CIFONE, per gli oggetti di scena.
Lo spettacolo è stato finora in residenza presso il Teatro Comunale di Montemarciano (AN) e lo Spazio Dodo di Colle Val D’elsa (SI) ed è stato presentato sotto forma di ‘studio’ scenico nel gennaio 2017, presso il Teatro India di Roma, per la seconda fase di selezione del bando ‘I teatri del sacro’.

TEATRO REBIS

http://teatrorebis.wixsite.com/teatrorebis

Il Teatro Rebis è un progetto artistico ideato e diretto dal regista Andrea Fazzini, nato nel 2003 a Macerata.
La poetica della compagnia è focalizzata su un linguaggio interiore, che guarda alla realtà da un punto di vista figurale, visionario, sbilanciato.
Vincitore dei premi Claudio Gora di Roma, con lo spettacolo Il dolce miraggio di Ulisse, Rota in festival di Mercato San Severino (BN) con Lucky e Pozzo e del Fringe2Fringe di Napoli con di una specie cattiva, spettacolo ispirato alla vita e alle opere di Sylvia Plath.
Ha rappresentato i suoi spettacoli in Italia e all’estero (Romania, Francia, Svizzera, Germania, Senegal) con partecipazioni ad importanti festival, tra i quali Sant’arcangelo dei teatri, Volterra teatro, Ars Amando, Nutrimenti Terrestri, Teatri di vetro, Orestiadi di Gibellina, Mirabilia Festival, Napoli Fringe Festival.
Sin dal principio il Teatro Rebis si dedica anche ad attività di divulgazione culturale e artistica, attraverso l’organizzazione di festival pluriennali (Limen Festival; Ci si incontra così, per miracolo; Che razza di sogni; Defigura) e la conduzione di numerosi corsi e laboratori rivolti principalmente alle scuole e a situazioni di marginalità sociale.
Tra i progetti condotti in ambito formativo, si distinguono quello realizzato con il Gruppo Teatrale Clorofilla di Jesi, associazione composta anche da persone con disabilità fisica e cognitiva, con il quale si arriva, attraverso un lavoro pluriennale, alla realizzazione dello spettacolo Ombra profonda siamo, ispirato all’Ubu re di Alfred Jarry, e la collaborazione con l’ong G.U.S. di Macerata, con cui, attraverso percorsi laboratoriali, realizza spettacoli e documentari con migranti richiedenti asilo politico (Strano, Si parte da una mancanza, Dwo Boye, P. – Papier Paper Papel).
Con il sostegno del Centro per lo Sviluppo Creativo Danilo Dolci di Palermo, il Teatro Rebis ha inoltre iniziato un percorso volto alla sperimentazione di una proposta laboratoriale che unisca il metodo educativo non formale della maieutica reciproca alla pratica teatrale, con progetti realizzati in scuole di ogni ordine e grado.
Dal 2006 al 2015 ha gestito autonomamente il Teatro di Villa Potenza (Macerata), organizzando rassegne di teatro indipendente (Giochi d’alma, dal 2011 Palpitare di nessi), e incontri, seminari e  laboratori teatrali condotti da alcuni tra i maggiori artisti della scena teatrale nazionale e  internazionale.
Dal 2007 il Teatro Rebis fa parte del LGSAS (Libero Gruppo di Studio di Arti Sceniche), diretto da Claudio Morganti.
Andrea Fazzini è presidente dal 2004 di FOR.MA.T.I. (Forum Marche Teatri Indipendenti), ed è stato co-direttore del festival  Non ho tempo e serve tempo, dedicato, dal 2006 al 2008, rispettivamente ad Antonio Neiwiller, Demetrio Strato e Danilo Dolci.
Le ultime produzioni sono Nella Moltitudine_poesie di Wislawa Szymborska, io non so cominciare_requiem per Danilo Dolci, spettacolo selezionato all’interno dell’e45 Napoli Fringe Festival, Signorina Else, dall’omonimo romanzo di Arthur Sczhnitler, Cosa vien dopo?, spettacolo per bambini tratto dalle poesie illustrate di Toti Scialoja e Scarabocchi, tratto dai fumetti degli illustratori maicol&mirco.

MAICOL&MIRCO
è uno (ma forse sono due) dei principali autori del fumetto indipendente italiano. Collabora con il mensile “XL” di “la Repubblica” e fa parte del collettivo artistico dei SuperAmici, insieme a Tuono Pettinato, Ratigher, LRNZ e il Dr. Pira. Con i Superamici realizza XZ-Comics, un numero speciale per l’ormai scomparsa testata “X comics” di Coniglio Editore, e la rivista “Hobby Comics” per GrrrZetic Editore. Ha collaborato con Marvel Italia, DeriveApprodi, Slow Food Editore, BeccoGiallo, “Vice Magazine” e Coniglio Editore. Tra i suoi libri, Il Suicidio Spiegato a Mio Figlio (Zooo-DonnaBavosa-Modoinfoshop-SuperAmici), Hanchi, Pinchi e Panchi (Coconino Press) e maicol&mirco Show(GRRRzetic Editore). Ha vinto il premio “Nuove Strade 2005” e il “XL Prize 2010” del Napoli Comicon. Ha realizzato l’immagine di BilBOlbul 2009.
Attualmente collabora anche con Linkiesta, Smemoranda e la prossima pubblicazione, Il papà di Dio, sarà edita nel 2016 dalla Bao Publishing.