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Scrittrice e traduttrice di origini marchigiane, ora vive e lavora a Milano. Scoperta da Pier Vittorio Tondelli, dal 1991 ha iniziato a pubblicare romanzi, raccolte di racconti, saggi e traduzioni, per i maggiori editori italiani. Laureata in Lingue e Letterature straniere, ha tradotto autori francesi e statunitensi. Ha collaborato a lungo con il quotidiano L’Unità e scrive per diverse riviste e giornali. Dopo aver vissuto per diciotto anni con il cane Ombra, ha preso con sé da qualche mese la gatta Linda. Fra i suoi libri, tradotti in varie lingue, il long seller “Compleanno dell’iguana”, suo felicissimo esordio nel romanzo, dal quale,  insieme al successivo “ La guerra degli Antò”, è stato tratto il film diretto da Roberto Milani. Altri suoi successi letterari sono “Gli Orsi”, “Nina”, “I giorni della Rotonda”, “Le colline di fronte”, “Amiche mie”, fino all’ultimo “Vicini alla terra. Storie di animali e di uomini che non li dimenticano quando tutto trema” Un omaggio commosso e coraggioso a un pezzo d’Italia bellissima e ferita, ai suoi abitanti umani e non, da parte di una scrittrice forte e fiera come la sua terra.

Gli amici animali che sopravvivono sono una piccola consolazione, un piccolo sollievo: un ricordo di chi non c’è più ma a quelle bestiole teneva tantissimo.
È il caso di Lola, una cagnolina dal pelo lungo bruna con le zampette marroni, dallo sguardo vivacissimo. Sparisce dal palazzetto dello sport di Amatrice: era stata portata lì dopo esser stata estratta dalla casa dove Valerio ha perso moglie e due figli.

Vicini alla Terra è il nuovo libro di Silvia Ballestra che racconta le storie di veterinari e volontari che negli ultimi mesi del 2016 si sono dedicati al salvataggio degli ultimi, gli animali smarriti e bisognosi, dopo il terremoto che, con le sue scosse, ha devastato la campagna appenninica del centro Italia.

Questo romanzo-reportage si sviluppa attraverso le storie di salvataggio degli animali che lo abitano. Infatti, dalle scosse di agosto 2016 l’ENPA, l’Ente nazionale protezione animali, è stato sul campo, per salvare e recuperare gli animali che con la loro presenza contribuiscono a tenere in vita le campagne dell’Appennino: cani, gatti, mucche, cavalli, pecore, galline…

Queste pagine ci ricordano con forza che una parte della nostra economia è ancora, nonostante tutto, inscindibilmente legata alla campagna e agli animali. Sono questi ultimi e i loro allevatori a presidiare un Appennino ormai sempre meno popolato. Un libro per aprire gli occhi e non dimenticare.