Tra i maggiori giallisti italiani, è il creatore dei celebri romanzi del Bar Lume con protagonisti un gruppo di sagaci e irriverenti “vecchietti” e il “barrista” Massimo il quale svogliatamente, grazie alle loro intuizioni, riesce a risolvere gli intricati casi che accadono nella cittadina di Pineta. Dopo il successo dei romanzi Sky ha prodotto anche una serie televisiva intitolata i delitti del Bar Lume. Malvaldi ha inoltre pubblicato altri romanzi e racconti tra cui Odore di chiuso, con protagonista Pellegrino Artusi ambientato alla fine dell’Ottocento. A Macerata presenterà Buchi nella sabbia, il suo ultimo libro edito da Sellerio, un giallo che ha come sfondo il mondo della lirica e in particolare la Tosca.
Questo evento è realizzato in collaborazione con Macerata Opera Festival e Associazione Arena Sferisterio nell’ambito degli European Opera Days. All’incontro prenderanno parte anche la Maestra Cesarina Compagnoni (Pianoforte) e So Eun Jeon (Soprano)
Buchi nella sabbia
Ernesto Ragazzoni avrebbe voluto che sulla propria tomba fosse scritto: «D’essere stato vivo non gli importa». Poeta dei buchi nella sabbia e delle «pagine invisibilissime», dell’arte giullaresca realizzata nella vita fuori dal testo, è in un certo senso il testimone di questo «dramma giocoso in tre atti». Come grottesco contrappasso, accanto a lui, bohémien anarchicheggiante e antimilitarista, agirà come in duetto un rigido ufficiale dei regi carabinieri.
Siamo nel 1901, tempo di attentati (il re Umberto è stato appena ucciso), e a Pisa, terra di anarchia. Al Teatro Nuovo si aspetta il nuovo re, per una rappresentazione della Tosca di Giacomo Puccini. Le autorità sono in ansia: il tenore della compagnia «Arcadia Nomade», i cavatori di marmo carrarini convocati per alcuni lavori, gli stessi tecnici del teatro, sono tutti internazionalisti e quindi sospetti. E nell’ottusa paranoia dei tutori dell’ordine, perfino il compositore, il grande Puccini, è da temere tra i sovversivi. A scombinare ancor di più le carte è l’intervento di quello stravagante di Ragazzoni, redattore del giornale «La Stampa».
Fatalmente l’omicidio avviene, proprio sul palcoscenico al culmine del melodramma, e non resta che scoprire se sia un complotto reazionario o un atto dimostrativo di rivoluzionari. O un banale assassinio.
Pieno di movimento, divertito come un teatro da boulevard, ma dissacrante della stupidità autoritaria, omaggio a un grande poeta, e soprattutto all’opera lirica, questo romanzo dipinge, alla maniera di Marco Malvaldi, una trama criminale con i colori del comico, del malinconico, della satira impegnata, in una fedele ricostruzione d’ambiente.