
QUANDO
29 aprile | 17:30
DOVE
SALA CASTIGLIONI
BIBLIOTECA MOZZI BORGETTI
COME
Ingresso libero senza prenotazione fino ad esaurimento posti

Roberto Mancini: filosofo e professore ordinario di Filosofia Teoretica presso l’Università di Macerata. Collabora con le riviste Servitium, Ermeneutica Letteraria e Altreconomia. Dirige la collana Orizzonte filosofico dell’editrice Cittadella di Assisi. È membro del Comitato Scientifico della Scuola di Pace della Provincia di Lucca e della Scuola di Pace del Comune di Senigallia. Ha pubblicato oltre 270 articoli e diversi saggi di etica, antropologia filosofica, filosofia della politica e dell’economia, tra i quali: Per un’altra politica. Scegliere il bene comune, La logica del dono, Sperare con tutti, Per un cristianesimo fedele, Trasformare l’economia. Tra le sue pubblicazioni più recenti figurano La fragilità dello Spirito. Leggere Hegel per comprendere il mondo globale (Milano, Franco Angeli editore, 2019) e Gandhi. Al di là del principio di potere (Milano, Feltrinelli, 2021).

Giuseppe Civitarese: medico, dottore di ricerca in psichiatria e scienze relazionali, è psichiatra e analista di training e supervisione della Società Psicoanalitica Italiana (SPI), membro dell’American Psychoanalytic Association (APsaA) e dell’International Psychoanalytic Association (IPA). Vive e lavora a Pavia. Tra i suoi libri recenti: A Short Introduction to Psychoanalysis (con A. Ferro), Roma 2018; Sublime Subjects: Aesthetic Experience and Intersubjectivity in Psychoanalysis, Londra 2018; Vitality and Play in Psychoanalysis (con A. Ferro), Milano 2022; L’ora della nascita. Psicoanalisi del sublime e arte contemporanea, Milano 2020; Sull’arroganza. Saggio di psicoanalisi, Milano 2022; Psychoanalytic Field Theory: A Contemporary Introduction, Londra 2022. È inoltre coeditore di L’ipocondria e il dubbio: L’approccio psicoanalitico, Milano 2011; Le parole e i sogni, Roma 2015; The W. R. Bion Tradition: Lines of Development-Evolution of Theory and Practice over the Decades, Londra 2015; Advances in Psychoanalytic Field Theory: International Field Theory Association Round Table Discussion, Londra 2016. Ha curato: Bion e la psicoanalisi contemporanea. Reading A Memoir of the Future, Londra 2018.

Simona Antolini: professoressa ordinaria di Storia Romana e di Epigrafia Latina, è Presidente delle EUM Edizioni Università di Macerata e direttrice della rivista Picus. Studi e ricerche sulle Marche nell’antichità. Il suo principale campo di indagine è lo studio delle iscrizioni greche e latine di Roma, dell’Italia antica e delle province romane (Sicilia, Creta e Cirene, Dalmatia, Epiro). I suoi interessi di ricerca sono i processi di romanizzazione, municipalizzazione e acculturazione in Italia e nelle province romane orientali, i riflessi epigrafici del bilinguismo, le collezioni e la falsificazione epigrafica, la public history. È tra le curatrici dei volumi Roma e le province tra integrazione e dissenso e Intrecci. Studi sul tessile e la tessitura nel Mediterraneo antico.

La Critica della ragion pura è un viaggio della ragione nella ragione. L’esito ha consentito a Kant di offrire una spiegazione delle origini, dell’efficacia e dei limiti della nostra capacità di conoscere. Viene così ridefinito il rapporto tra metafisica, scienza, morale e fede. E viene alla luce il legame tra la critica, intesa come esercizio della ragione nel confronto pubblico, e la libertà, che vive nell’unione di autonomia e responsabilità. Egli mostra il valore del pensiero critico per orientare l’esistenza umana e coltivare una speranza attendibile nel futuro. A noi che siamo alle prese con pretese irrazionali e fondamentalismi, Kant ricorda che la libertà della ragione è una condizione indispensabile per la convivenza civile.
Questo libro ripercorre l’opera kantiana pagina per pagina chiarendone le fonti, il progetto, la trama argomentativa e il senso complessivo. È una guida che aiuta chi legge la Critica della ragion pura a non smarrirsi, scoprendo che, se la ragione non è in sé la cosa più importante della vita, nulla di essenziale e di giusto può darsi per noi senza o contro di essa.