
MOSTRA D’ARTE CONTEMPORANEA
LE ILLUSIONI: visioni a confronto
« collettiva dell’Accademia Belle Arti di Macerata: studentesse e studenti della scuola di pittura interpretano il tema del festival con le loro originali e suggestive opere»
a cura di Paolo Gobbi
con la collaborazione di Marina Mentoni
Opere di:
GIORGIO BALDONI – ROBERTA BIANCHINI – XINRUI CAO – SARA CHANOUFI – DORA CIRIONI
FILIPPO COGNINI – ALESSANDRO DEDA – FATMA IBRAHIMI – ALBERT LICCIARDI – ILARIA MARCHETTI
CORRADO MAZZOCATO – ALESSANDRO SALLUSTI – CECILIA NICOLETTA SEMERARO – YUENENG SHI
SIJIA TONG – GOLIARDO STERLACCHINI – MONICA TIMPERI – QIANFEN ZHANG
in collaborazione con
QUANDO
INAUGURZIONE
29 aprile | 17:00
30 aprile – 10 maggio | 16:00-19:00
DOVE
GABA.MC
Piazza Vittorio Veneto, 5
COME
Ingresso libero
L’arte, nel passato, ha tentato quasi sempre di valicare i confini dell’illusione, servendosi di tecniche capaci di manipolare la percezione e mettere in discussione la nostra comprensione del reale. Anche gli artisti moderni e contemporanei continuano a interrogarsi su questo affascinante confine, proseguendo un’indagine che coinvolge tanto la sfera sensoriale quanto quella psicologica, culturale e sociale. D’altronde, la vita dell’essere umano si muove costantemente tra illusioni e disillusioni di vario genere. L’illusione, quindi, non è solo un inganno percettivo, ma una componente essenziale della realtà stessa, un filtro attraverso cui interpretiamo il mondo. È da questa consapevolezza che nasce la mostra collettiva
degli studenti della Scuola di Pittura dell’Accademia di Belle Arti di Macerata, realizzata nell’ambito della XV Rassegna Macerata Racconta.
L’illusione visiva, in particolare, ha sempre esercitato un fascino profondo sull’arte. E sebbene le illusioni possano coinvolgere tutti i sensi e l’intera sfera umana, quelle ottiche sono le più note, perché la vista tende a predominare sugli altri sensi. Tuttavia, il ricorso all’illusione visiva nell’arte non si è limitato alla creazione di “meccanismi visivi” ingannevoli, essa ha trovato espressione anche in installazioni che fondono e confondono piani diversi di realtà. Possiamo, dunque, affermare che l’illusione è, nell’arte visiva, un potente strumento per esplorare il rapporto tra percezione e verità. Che si tratti di una finta prospettiva architettonica, di una proiezione digitale o di un’installazione polisensoriale, l’illusione mette in discussione ciò che crediamo di sapere, suggerendo che la realtà non è mai assoluta.
Seguendo questa traccia, i giovani artisti, studentesse e studenti dell’Accademia di Macerata, ciascuno con il proprio linguaggio e la propria sensibilità, hanno dato vita a un percorso espositivo ricco di opere in cui emerge, con caparbietà, la volontà di interrogare il reale, di non accettarlo come solo dato di fatto, ma di reinterpretarlo in continuazione. Tutto ciò testimonia la vitalità culturale della nostra Istituzione e la ricchezza di prospettive con cui si può raccontare il mondo.
Paolo Gobbi