fbpx

Abbiamo il piacere di segnalare l’incontro con Gabriele Del Grande che si svolgerà giovedì 11 ottobre alle 18,45 presso la casa editrice Quodlibet.

Dawla in arabo significa Stato ed è uno dei modi in cui gli affiliati dello Stato islamico chiamano la propria organizzazione. Gabriele Del Grande è andato a incontrarli in un avventuroso viaggio partito nel Kurdistan iracheno e terminato con il suo arresto in Turchia. Questo libro è il racconto delle loro storie intrecciate alla storia più grande dell’ascesa e della caduta dello Stato islamico.

Un racconto che parte nel 2005 nei sotterranei del carcere di massima sicurezza di Saydnaya, in Siria, e che passa per la rivoluzione fallita del 2011, la guerra per procura contro al-Asad, il ritorno del Califfato e gli attentati che hanno sconvolto l’Europa.

Senza mai cedere ai toni della saggistica, Del Grande mette in scena una galleria di personaggi le cui vicende si snodano in un intreccio di storytelling e geopolitica. Un manifestante siriano spinto da un’autentica sete di giustizia a prendere le armi e che, davanti alla corruzione dell’Esercito Libero, sceglie di arruolarsi nel Dawla, dove farà carriera come agente dei servizi segreti interni ed emiro della polizia morale, hisba. Un hacker giordano in fissa con l’esoterismo giunto in Siria seguendo le profezie sulla fine del mondo e finito nel braccio dei condannati a morte in una prigione segreta del Dawla. E un avventuriero iracheno ingaggiato da un ex colonnello dell’Anbar che grazie alla propria intraprendenza si addentrerà nel livello più oscuro dei servizi segreti del Dawla, quello responsabile della pianificazione degli attentati in Europa.

Asciutto e spietato come una tragedia classica, avvincente come un action movie, questo libro straordinario ci racconta storie forti, piene di colpi di scena, avventure, sentimenti, rabbia, amore, vita, morte, punti di vista opposti sulla guerra e sul mondo.

 In questo libro Del Grande è impegnato ad affrontare con la massima competenza e un piglio narrativo eccezionale lo scomodo punto di vista dei carnefici. “Non per giustificare, non per umanizzare. Ma unicamente per raccontare e, attraverso una storia, cercare una risposta, ammesso che ve ne sia una, a quell’antica domanda sulla banalità del male che da sempre riecheggia nelle nostre teste dopo ogni guerra.” (fonte sito mondadori)

Gabriele Del Grande (Lucca, 19 maggio 1982) è un blogger e regista italiano.
Nel 2006 ha fondato l’osservatorio Fortress Europe, e messo online il blog ad esso correlato. Il blog elenca tutti i singoli eventi di morti o naufragi censiti dai mezzi di informazione in Europa e nel Maghreb a partire dal 1988.
Ha collaborato con L’Unità, Redattore Sociale e Peace Reporter. Ha pubblicato con Infinito edizioni i libri Mamadou va a morire (2007), Il mare di mezzo (2010) e Roma senza fissa dimora (2009). Nel 2013 ha realizzato un reportage sulla guerra civile siriana, pubblicato da Internazionale.
Nel 2014, ha realizzato il documentario Io sto con la sposa, con il quale ha ottenuto anche la nomination come Miglior documentario di lungometraggio ai David di Donatello del 2015.
Il giorno 10 aprile 2017 viene arrestato in Turchia, a seguito della sua nuova inchiesta sullo Stato Islamico, e sottoposto a continui interrogatori fino alla sua liberazione, il 24 aprile 2017, avvenuta anche a seguito di una campagna di mobilitazione in Italia e all’interessamento del ministro degli Esteri.

Categories:

Tags: