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Moresco

Nato a Mantova nel 1947, è tra i maggiori scrittori italiani. La vastità della sua produzione letteraria abbraccia generi e interessi molto diversi tra loro, tutti trattati con una poetica e uno stile inconfondibile che lo rendono una voce originale, se non unica, nel panorama letterario nazionale. Tra le sue opere, oltre trenta, ricordiamo Clandestinità, Lettere a nessuno, Gli incendiati, Le favole della Maria (premio Andersen 2008), La lucina (premio Castiglioncello 2013, premio Tropea 2014). Di recente pubblicazione è Gli increati,un romanzo vertiginoso, che coinvolge e cattura con la sua spinta narrativa travolgente, un testo autonomo e, nello stesso tempo, il culmine di un unico progetto cominciato più di trent’anni fa con Gli esordi e proseguito con Canti del caos. È tra i fondatori dei blog collettivi Nazione Indiana e Il primo amore. I suoi libri sono tradotti in diverse lingue.

IL LIBRO
Copertina-MorescoUna fiaba un po’ da ridere e un po’ da piangere, raccontata da uno dei maggiori scrittori italiani. Un po’ da piangere perché c’è di mezzo l’amore e quindi l’illusione. Un po’ da ridere perché ci sono personaggi esilaranti, come la maestra Slurp Slurp, che srotola la sua lingua lunga lunga fino agli ultimi banchi se si accorge che ti sei distratto, e la Bidella, che sa essere strega e fata: sarà lei a fare l’incantesimo che dà inizio alla storia, facendo innamorare i bambini che l’hanno presa in giro. Soprattutto, una fiaba dolcissima, quando Moresco ci racconta di Sonnambulino e Sonnambulina, personaggi che assomigliano molto ai nostri sogni e ai nostri sentimenti. «Mi ha sempre affascinato la forma della fiaba» dice Antonio Moresco. «Perché è rivoluzionaria. Ha il potere di far succedere l’impossibile e questa è una cosa desiderabile e necessaria». E qui l’impossibile è accaduto davvero.