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Ricorda sei un cubo di Rubik, e anche se adesso ti trovi nella combinazione giusta, basta agitare i pezzi, e saranno guai! – Nel condominio di carne

“Scrivere, in genere, è nascondere” scrive Valerio Magrelli, scrivere è il suo atto investigativo quotidiano, da critico e saggista a traduttore e docente universitario, con la passione per gli enigmi della lingua.  L’indagine poetica magrelliana si concentra sulla percezione e conoscenza dell’io in rapporto con il reale, si basa sula relazione intellettiva che il soggetto sviluppa tra la forma linguistica e il pensiero, tra un suono e il suo senso, dal significante al significato. Vicina ai poeti simbolisti, la scrittura di Magrelli sonda la psiche umana ed esprime a livello lirico “il dilemma della conoscenza”.

Dall’esordio poetico nel 1980 con la raccolta Ora serrata retinae (premio Mondello opera prima) all’antologia Poesie e altre poesie del 1996 (premio Salisburgo), l’attività letteraria di Magrelli spazia in varie forme artistiche ed ambiti culturali, dalla filosofia alle arti figurative, dal cinema alla musica. Poeta è colui che sa cogliere gli indizi, le segrete corrispondenze della natura, i legami profondi tra le cose. Magrelli, da poeta-detective del suo tempo ricerca “le relazioni profonde tra l’io e il mondo” e pubblica le sue scoperte nelle sue opere in versi e in prosa, traduce ed è tradotto in inglese, francese, spagnolo, serbo e croato. Pone in versi i misteri dell’esistenza, investiga la realtà nelle sue molteplici sfaccettature, ne ricompone l’identikit con simbolismi e allegorie narrative.

 “La poesia di Magrelli è poesia colta e rigorosa, intenta a ragionare sulle parole e sulla forza che queste sanno imprimere al linguaggio, una parola scritta che si fa luce, materia, e riesce a farci ritrovare il vigore di una lingua condivisa […] Leggerla […] significa anche ritrovare la strada che ha percorso il nostro pensiero, che è impervia a tratti, ma qualche volta trova la definizione di un mistero” – Andrea Lucani

L’incontro con l’autore è in programma giovedì 3 maggio, ore 18.30, al Teatro della Filarmonica e sarà valido come formazione professionale per insegnanti ed educatori.

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