
AGOSTINO REGNICOLI
FRANCESCA CHIUSAROLI
I COGNOMI DI MACERATA E DELLA SUA PROVINCIA
Nuova edizione ampliata del dizionario etimologico di Adriano Raparo
« da dove vengono i cognomi del nostro territorio e cosa significano? Un dizionario etimologico che racconta la storia e la cultura del nostro territorio »
in collaborazione con
QUANDO
3 maggio | 16:00
DOVE
GALLERIA ANTICHI FORNI
COME
ingresso libero senza prenotazione fino ad esaurimento posti

Agostino Regnicoli: cultore ed esperto di forme dialettali, si è occupato di fonetica e grafia e dell’espressione linguistica nei dialetti dell’area maceratese. Ha inoltre collaborato alle attività del Laboratorio di Fonetica e Scrittura e del Progetto Dialetto – Testimonianze dialettali nel Maceratese, curando con C. Babini la raccolta di saggi di Flavio Parrino e la revisione ortografica di testi dialettali del Maceratese in prosa, poesia e per il teatro. Tra gli ultimi suoi libri ricordiamo: Lu pringipittu, una riscrittura del Piccolo principe in dialetto maceratese.

Francesca Chiusaroli: linguista e lessicografa, docente all’Università di Macerata, settore Glottologia e Linguistica, è componente del consiglio direttivo della Società Italiana di Glottologia. Dal 2010 conduce il progetto di ricerca interdisciplinare sull’argomento Scritture brevi, che esplora le diverse forme di scrittura concisa e incisiva evidenziando il loro impatto sulla comunicazione e sulla cultura contemporanea e dal quale nasce, nel 2016, la traduzione in emoji dell’opera Pinocchio, sfociata nella pubblicazione del volume Pinocchio in emojitaliano.

In questa nuova edizione Adriano Raparo ha affinato il metodo di lavoro rendendolo più rigoroso e ha individuato ulteriori nessi tra i cognomi, in special modo tra quelli attribuiti ai trovatelli. Ne è uscita un’opera profondamente differente sia nella forma che nella sostanza dal precedente volume del 2014. In molti casi le informazioni fornite nel dizionario vanno al di là dell’etimologia per sfociare in altri ambiti. In quello toponomastico, come in Grassetti e Verdini dove si informa che i cognomi sono all’origine delle omonime contrade; o in quello storico, come in Tolentino dove si dice a quando risale la cacciata degli ebrei da Tolentino o come in Bufalari dove viene indicato il milieu, anche geografico, in cui il cognome ha avuto origine. Però il campo che si è maggiormente invaso è quello della genealogia. Lo si è fatto soprattutto con i cognomi attribuiti a dei trovatelli, indicando identità e data di nascita e eventualmente di morte del bambino per cui il cognome è stato coniato. I dati provengono dalla documentazione anagrafica o da informazioni dei familiari. A volte si danno indicazioni genealogiche anche se non ci si riferisce a dei bambini abbandonati. Così si dice quando nasce il ramo italiano dei catalani Adrubau, degli albanesi Craia, dei polacchi Gołota e dei dalmati Zagorèo, e per gli ultimi due anche con chi ha avuto inizio la stirpe.