fbpx

GIOVANNI CARNEVALE e DOMENICO ANTOGNOZZI

DA CARLO MAGNO ALLA ROMA PICENA
Nuove luci sulle origini dell’Europa

o5 maggio | ore 16.00 | Galleria Antichi Forni


DA CARLO MAGNO ALLA ROMA PICENA
Il volume, scritto in collaborazione con Domenico Antognozzi, offrirà qualcosa di nuovo a chi è interessato alla scoperta di Aquisgrana in Val di Chienti. Aprirà il mondo della ricerca a vicende dell’impero carolingio posteriori a Carlo Magno e che conobbe, con Federico Barbarossa, la Traslatio Imperii dalla Val di Chienti alla Germania. La pubblicazione di 14 volumi volta a diradare il buio che avvolgeva i secoli dell’Alto Medioevo occidentale, resta valida e costituisce una miniera di notizie logicamente collegate fra loro. Essi saranno una base indispensabile per gli studiosi che volessero continuare ad approfondire quanto è emerso fino ad ora da una ricerca necessariamente vincolata alla metodologia storica. La tesi, soprattutto dopo la pubblicazione del volume Il Piceno da Carlo Magno a Enrico I, ha diradato definitivamente la selva di pregiudizi che ostacolavano l’accettazione e la divulgazione dei dati emergenti dalla ricerca finora attuata. Pesavano sull’accettazione e divulgazione della tesi l’abbaglio germanico che Aquisgrana fosse da identificare con Aachen e l’impreparazione storica dei tanti centri culturali interessati al passato della Penisola ma bloccati nella ricerca dell’impostazione di essa data dalla cultura tedesca dell’età romantica. Ci siamo accorti che, oltre a degli studiosi impegnati ad avere come scopo delle loro fatiche solo la ricerca della verità, esiste una massa molto variegata di lettori che sono rimasti sorpresi dagli ultimi sviluppi delle ricerche. Questo volume, dunque, pur volendo continuare ad interessare gli studiosi di professione come si è fatto finora, vorrebbe ampliare il campo oggetto di studio ma senza la pretesa di ricollegarsi alle opere precedenti impostate in modo rigidamente critico. È rivolto soprattutto a quelle persone non amanti del turismo vai, mordi e fuggi, ma che alla conoscenza visiva di luoghi e fatti uniscono anche l’interesse di capire l’anima dei luoghi stessi, che ormai rischiano di cadere nell’oblio. Noi abbiamo cercato di scrivere un libro che si muova tra l’enciclopedismo delle notizie e la voglia di fare un’opera antologica di facile lettura arricchita di citazioni e di pertinenti illustrazioni. 


GIOVANNI CARNEVALE
Nel 1947, si laureò in Teologia presso la Pontificia Università Teologica di Torino. Nel 1952, presso l’Università “la Sapienza” di Roma, conseguì, con il massimo dei voti, la laurea in lettere discutendo una tesi su: “Topografia ravennate. Lo sviluppo edilizio di Ravenna dagli inizi al periodo Teodoriciano”. Subito dopo ottenne l’abilitazione all’insegnamento nelle scuole di ogni ordine e grado, in lettere antiche e moderne e storia dell’arte. Nei Licei Salesiani ha insegnato: storia della lingua e della letteratura italiana, storia della lingua e della letteratura latina, storia della lingua e della letteratura greca, storia antica, medioevale e moderna, storia dell’arte e geografia. Sempre con il massimo dei voti conseguì, presso l’Università di Macerata, la laurea in lingue. Poté così insegnare presso il Liceo Linguistico Don Bosco di Macerata, Storia della lingua e della letteratura tedesca, Storia della lingua e della letteratura francese. Fin dagli anni 80 del secolo scorso, attratto da alcuni monumenti del maceratese ed in particolare dalla chiesa di San Claudio al Chienti, iniziò delle ricerche sull’Alto Medioevo, che dal 1992 ad oggi lo ha portato alla pubblicazione, oltre che di numerosissimi articoli su riviste nazionali e locali, di ben quattordici opere alcune delle quali, essendo sopraggiunti problemi di vista, coadiuvato da alcuni collaboratori, tra i quali Domenico Antognozzi.