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Il laboratorio di lettura e approfondimento storico è realizzato in collaborazione con L’Istituto della Resistenza e dell’Età Contemporanea (ISREC) di Macerata, e si è svolto a Macerata e Recanati.

Il libro selezionato per quest’anno è stato L’estate fredda, edito da Einaudi dell’autore Gianrico Carofiglio.

Durante le 3 lezioni il Prof. Gabriele Cingolani ricercatore dell’ISREC di Macerata ha approfondito il tema delle mafie, trattato nel romanzo, inquadrandolo in un preciso contesto storico che parte dalla metà del 900 fino ai giorni nostri.

Nell’ultima lezione che si terrà il 4 maggio a Macerata e il 5 maggio a Recanati, gli allievi incontreranno l’autore Gianrico Carofiglio per dialogare con lui sul romanzo.

Autore di noir e saggi sempre in vetta alle classifiche dei best seller e tradotti in tutto il mondo. Carofiglio-GianricoE`stato magistrato alla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari e consulente della Commissione parlamentare Antimafia prima di essere eletto Senatore. Al momento di rientrare in servizio, dopo il mandato parlamentare, ha dato le dimissioni dalla magistratura, per dedicarsi interamente alla scrittura. Ha inventato il popolarissimo personaggio dell’avvocato Guido Guerrieri a cui è stata dedicata una serie televisiva di successo. Vincitore di numerosi premi e secondo allo Strega nel 2012, torna a Macerata Racconta con il suo ultimo libro L’estate fredda, edito da Einaudi.

Carofiglio-estae freddaSiamo nel 1992, tra maggio e luglio. A Bari, come altrove, sono giorni di fuoco, fra agguati, uccisioni, casi di lupara bianca. Quando arriva la notizia che un bambino, figlio di un capo clan, è stato rapito, il maresciallo Pietro Fenoglio capisce che il punto di non ritorno è stato raggiunto. Adesso potrebbe accadere qualsiasi cosa. Poi, inaspettatamente, il giovane boss che ha scatenato la guerra, e che tutti sospettano del sequestro, decide di collaborare con la giustizia. Nella lunga confessione davanti al magistrato, l’uomo ripercorre la propria avventura criminale in un racconto ipnotico animato da una forza viva e diabolica; da quella potenza letteraria che Gadda attribuiva alla lingua dei verbali. Ma le dichiarazioni del pentito non basteranno a far luce sulla scomparsa del bambino. Per scoprire la verità Fenoglio sarà costretto a inoltrarsi in quel territorio ambiguo dove è piú difficile distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato. Ambientato al tempo delle stragi di Palermo, L’estate fredda offre uno sguardo pauroso sulla natura umana, ma ci regala anche un protagonista di straordinaria, commovente dignità. E, alla fine, un inatteso bagliore di speranza.

«Fenoglio sapeva benissimo che quel caso lo avrebbe ossessionato fino a quando non fossero riusciti a risolverlo. Il problema era: non esisteva nessuna certezza che sarebbero riusciti a risolverlo. Non esiste mai».