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Covacich

Esordisce nel mondo della scrittura nel 1993 con Storie di pazzi e di normali, al quale seguono molti altri racconti, saggi e romanzi. Nel 2013, dal romanzo A nome tuo (Einaudi) sono stati ricavati una omonima pièce teatrale di Cinzia Spanò, e il film di Valeria Golino Miele, presentato con successo al festival di Cannes. Tra i saggi narrativi, tutti pubblicati da Laterza, segnaliamo L’arte contemporanea spiegata a tuo marito, le cui lezioni sono prima apparse in forma di post sul sito di Vanity Fair. Molte le sue collaborazioni. dal Corriere della Sera alla RAI, per la quale ha realizzato alcuni radio documentari e il radiodramma Safari. A Macerata Racconta presenterà il suo ultimo libro  La sposa (Bompiani, 2014), candidato al Premio Strega 2015.

IL LIBRO
Copertina-CovacichDue sconosciuti in attesa di sparare durante un safari umano. Un’artista vestita da sposa che attraversa l’Europa in autostop. Un giovane sacerdote, ignaro del suo futuro di papa, in un drammatico corpo a corpo con il desiderio. Gli attentati compiuti nei supermercati da un tranquillo padre di famiglia con la passione per gli esplosivi. Le peripezie di un cuore espiantato, in corsa verso la seconda vita. Un uomo deciso a condividere la casa con un branco di lupi. Fatti realmente accaduti che si fondono a invenzioni folgoranti e brevi digressioni autobiografiche, come la lezione di frisbee al nipotino, nella quale affiora la dolente sterilità di un’intera generazione che ha rinunciato ai figli per le proprie ambizioni personali. “La sposa” è un unico flusso di pensieri sul presente, lo stesso che da molti anni caratterizza la scrittura di Mauro Covacich e che trova in “Anomalie” (1998) la sua iniziale scaturigine. Diciassette storie colme di bruciante amore per la vita, scaturite dai recessi di una normalità spesso, a ben vedere, fenomenale.