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ISABELLA CARLONI

LE IRRIVERENTI

2 luglio| 17:30 |ORTO DEI PENSATORI

in caso di maltempo l’evento sarà spostato alla Galleria Scipione
introduce Paola Ballesi
evento realizzato in collaborazione con Il Consiglio delle Donne del Comune di Macerata
ingresso gratuito fino ad esaurimento posti

quattro emblematiche figure femminili: Giovanna D’Arco, Joyce Lussu, Circe, Artemisia Gentileschi, rappresentano solo parte dell’universo femminile caro all’autrice.


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Una passione che va oltre la storia, un amore sbilenco, una vita scandalosa, un mito rovesciato: le figure femminili che si ritrovano nei quattro scritti per la scena, che l’autrice qui seleziona dalla sua ricerca drammaturgica, sono figure in bilico, portatrici di un disagio, di un sogno, di un’utopia politica, incapaci di adattarsi alle convenzioni, ribelli alle strade tracciate, ai confini imposti. La rilettura che la stessa autrice ne fa in originali controcanti che accompagnano i testi teatrali riconnette quelle passioni a un sogno più grande e alimenta un’altra visione dell’umano, che il teatro rigenera, lasciando intravedere un diverso modo di abitare il mondo.


Isabella Carloni: attrice, cantante, autrice e regista, nel teatro ha lavorato con numerosi registi e attori tra cui Baliani, Servillo, Cecchi, De Capitani, Cerciello, Adriatico e De Summa. Ha preso parte anche a Fiction televisive e Radiodrammi prodotti dalla RAI. Arriva a forme di sperimentazione vocale e performativa più recenti, con l’incontro delle percussioni di Francesco Savoretti e l’elettronica di Paolo Bragaglia. Nel 2010 fonda la “Compagnia Rovine Circolari” per continuare la sua personale ricerca drammaturgica, emblematiche del suo percorso sono le sue figure femminili: “Giovanna D’Arco” (Biennale del Mediterraneo di Lisbona), “Circe”, “Joyce Lussu”,
“Alda Merini”, “Viola di mare” (Festival InScena New York 2015), “Artemisia” e la recentissima Marie Antoinette, che ha debuttato per la regia di Cristiano Leone, a Palazzo Altemps del Museo Nazionale romano a gennaio 2020. La sua ultima creazione “Le belle parole” è ispirata al saggio “L’inganno della mafia” di Nicola Gratteri e Antonio Nicaso. Alcuni di questi testi, corredati da note dell’autrice, sono riportati nel suo primo libro “Le Irriverenti”, che presenterà a Macerata Racconta.